Infoprodotti online: quale è la disciplina fiscale?

Perchè è necessario conoscere la disciplina che tutela la vendita di infoprodotti?

Vendere infoprodotti è un obiettivo diffuso che ha ampliato il tuo range di appetibilità anche sul web. Molti marketer e non solo, hanno deciso di offrire la propria professionalità attraverso la vendita di video-corsi o e-book relativi ad argomenti di nicchia o permettendo agli utenti di acquistare infografiche come supporti utili per migliorare le attività commerciali.
L’obiettivo più grosso, quindi, diventa quello di creare valore, ottenendo profitto, però spesso sfugge un particolare: questa vendita é soggetta a normative fiscali.
Chi decide di vendere infoprodotti online, deve assicurarsi di essere in regola con il fisso, ponendosi innanzitutto una domanda: il limite dei 5.000 euro l’anno di introiti è già stato superato?

Cosa sono gli infoprodotti e come vengono tassati

Con l’aumento delle possibilità lavorative in ambito digital, è aumentata anche l’offerta di infoprodotti. Nonostante sempre più utenti abbiano deciso di cimentarsi nella vendita di corsi e prodotti digitali, la maggior parte non è a conoscenza di come funzioni la loro tassazione.
Partendo dall’analisi preliminare, un infoprodotto online è un business online multisettoriale. È possibile, infatti, trinare consigli online, corsi, manuali ed eBook che coprono mercati anche di nicchia.
Nacquero diversi anni fa sotto forma di PDF e si sono sviluppati nel corso del tempo, diventando fruibili in più formati.
È possibile, quindi, acquistare infoprodotti online come:

  • eBook: forma più popolare, che servono a spiegare svariati argomenti e solitamente sono registrati nell’ISBN, così da preservare il diritto letterario sull’opera.
  • Video corsi: rappresentano un ottimo strumento per presentare argomenti inerenti la cucina o l’esercizio fisico, avvalendosi di dimostrazioni visive;
  • Podcast: sono proprio le registrazioni audio che simulano programmi radiofonici.

In parole povere, gli infoprodotti online non sono altro che contenuti venduto in forma digitale senza doverli necessariamente stampare.
Comunque, come ogni altro business che si rispetti, essendoci transazioni finanziarie, c’è anche la tassazione che spesso porta dubbi a chi si occupa di questo tipo di vendita.

La fiscalità degli infoprodotti

La vendita di infoprodotti online é soggetta a tassazione, come qualunque altro prodotto o servizio ed è necessario andare ad analizzare tutte le particolarità.
Le tasse relative alla vendita di questi prodotti digitali sono calcolate in base alla fatturazione, ovvero alle entrate ottenute dalla vendita di ogni articolo.
Naturalmente, non è necessario aprire una azienda per iniziare a vendere, però è importante tenere presente la tabella delle imposte sul reddito. Tutto l’importo, infatti, sarà tassato secondo l’IR e l’aliquota fiscale potrebbe raggiungere il 27,5%.
Quindi è bene valutare se possa essere davvero utile iniziare a vendere infoprodotti, poiché andrebbe fatto con una previsione di espandere le vendite e diventare una vera e propria azienda.
Per ogni unità venduta, poi, è necessario emettere una fattura elettronica di servizio, così da contribuire al controllo fiscale.

Le tasse sugli infoprodotti

La tassazione sui prodotti digitali variano a seconda della regione fiscale dell’azienda. La classificazione, poi, dipende dall’incasso annuale, che modificherà il valore delle tariffe pagate per i prodotti venduti.
Gli infoprodotti sono un’ottima alternativa per chi desidera iniziare un business online, poiché oltre ad essere pratico e veloce, possibile raggiungere un pubblico di vendita sempre maggiore, espandendo la propria rete di acquirenti.
Il regolamento comunitario, Allegato 1 regolamento 2011/282/UE e modificato dal regolamento UE n. 1042/2013, fornisce una serie di servizi digitali che possono essere resi online:

  • vendita di immagini, testi, informazioni e dati;
  • Musica, film, giochi, compresi quelli d’azzardo;
  • Programmi politici, culturali, sportivi o di intrattenimento;
  • Insegnamento a distanza;
  • Commercio di sìti web e gestione di programmi a distanza;
  • Fornitura di software.

Questo tipo di vendita viene inserito dal fisco come “commercio elettronico diretto”, in cui tutte le fasi della transazione, avvengono online.